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Caro Emilio criticare credo sia una cosa comune e, se vuoi, innocua che spesso lascia il tempo che trova. Credo che nessuno sia passato indenne, nel nostro mondo, da critiche più o meno pesanti. Di molti si dice che non valgono quello che dicono di essere (immagino lo dicano anche di me), ma questo non ha molto valore. Tu però stai parlando di lettere anonime e di famiglia......... questo mi turba moltissimo ... questo non lo posso accettare !!! Tu, io o chiunque altro possiamo essere bravi o meno bravi, possiamo essere furbi, scaltri, onesti o meno onesti, possiamo fare molte cose positive o negative ...... ma sono cose che riguardano solo noi non certamente i nostri cari. Non sono a conoscenza di quello che mi stai dicendo in quanto io non ti conoscevo prima di settembre e tu mi parli di una denuncia del 2007 ...... minacce ..... questo non può far parte del nostro mondo, del nostro modo di vivere. Porta solo vergogna alle Arti Marziali. Sono colpito e dispiaciuto. Noi non ci conosciamo e ci frequentiamo da pochissimo, ma avrei avuto questo sentimento anche se la cosa avesse coinvolto uno sconosciuto. Vorrei tu potessi stare più tranquillo, nella convinzione che questo momento passerà presto e nella speranza tu possa prestissimo tornare ad essere sereno. Sicuramente avere attorno persone con cui collaborare in armonia ti potrà aiutare a superare questo momento, ne sono certo. Penso che anche i colleghi di Milano (Roberto, Antonio e i loro ragazzi), che sono più vicini a te (geograficamente parlando) posso aiutarti. Non so cosa dire ..... penso solo che oggi non ho concluso bene la mia giornata. Vivo per dare aiuto e anche al lavoro mi faccio in quattro. Ora ho anche degli stagisti, ragazzi della 5a istituto Nautico e mi dedico a loro sacrificando la mia giornata che inizia alle 5.30 e sic onclude alle 22.30 dopo gli allenamenti. Ragazzi di scuola, allievi del dojo, amici di sempre e arrivo a sera felice per aver dato qualcosa a qualcuno. Quello che ho letto mi ha rattristato molto ..... mentre leggevo ho rivisto l'immagine di te seduto al tavolo con tua moglie e i tuoi figli, ho pensato a te come uomo e non come marzialista. ...... l'uomo viene prima di ogni altra cosa ...... Non voglio annoiarti oltre con i miei discorsi, a volte un pò "vecchi" .... sono abituato alla vecchia maniera ..... spero di risentirti presto e con buone notizie. Un abbraccio |
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