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Buongiorno di solito non sono abituato a rispondere a queste domande. Non e' mia intenzione turbare la comunità bjj , bensì aiutare un sano e corretto sviluppo di questa disciplina all'interno di un paese come il nostro, che spesso parte col discriminare quello che non conosce. Quindi cercare uno sviluppo regolare per una crescita regolare nell'interesse della disciplina, ma anche di coloro che aspirano a gareggiare in un sistema nazionale regolarmente riconosciuto a livello internazionale, con lo sviluppo di bjj attraverso AIJJ&DA, la storica associazione italiana di Ju jitsu, che conosco e che ha le carte in regola per ottenere un processo di maggior riconoscimento per questa disciplina, e con il sostegno di un leader mondiale come Rickson Gracie, con cui collaboro, con la fiducia che il suo interesse sia davvero genuino come sembra essere. Io non conosco chi tu sia, ma questo non vuol dire che tu non esista con la tua certamente indiscutibile realta' di marzialista, docente, o non so cosa. Comunque da quello che posso aver intuito nel corso degli anni, devi sapere che chi dice di non conoscermi, in alcuni casi lo fa per autoconservazione, comodità, invidia, o perché ha un brutto ricordo del sottoscritto, e comunque non e' un mio problema. Non conoscermi, non conoscerti, non conoscerci non e' un problema per nessuno, perché io esisto, sono largamente conosciuto da altri, e continuerò a fare il mio lavoro di promoter e responsabile nazionale di discipline diverse in organi ufficiali nazionali diversi, come tu continuerai certamente a fare il tuo lavoro, e i gruppi di cui parli (conosciuti o no) a fare il loro. Ognuno di noi ha una sua storia di vita, marziale, professionale, come tu e i tuoi colleghi, e io non mi permetterei mai di discutere o dubitare della tua, della vostra esperienza, o del vostro lavoro, per quanto mi possa sembrare impossibile o stupido, perché io non vi conosco nemmeno. E non conoscendo personalmente l'interlocutore o il suo passato, che sia di agonista, docente, militare, gelataio, idraulico, o altro, non potendo vedere con gli occhi come si presenta alle persone, come si esprime, come si muove sul tappeto, non potendo sentire a pelle il suo spirito, io non starei mai a sindacare o criticare, con cose dette o riportate da altri (su web specialmente), ma aspetterei di conoscerlo personalmente prima di esprimere una qualsiasi mia considerazione. E se la posizione dell'interlocutore mi disturba tanto a priori, solo perche' nella sua vita ha seminato piu di me, o perche' ha ricevuto piu consensi o premi, o perche' ha in mente di fare qualcosa che non capisco, o a cui non avevo pensato, non starei a sindacare o criticare, apprezzerei costui perche' e' riuscito a fare o pensare qualcosa, mentre io non sono stato in grado. E piuttosto, cercherei di conoscerlo di persona per sapere (sempre di persona) quello che riesce a trasmettere. Ma questo sono io, con l'indole del militare, e vengo da altra generazione. E una cosa importante, io, non starei a sindacare o criticare anche per il semplice fatto di portare "rispetto", se fai ju-jitsu, dovresti sapere che il rispetto e' la vera forza di un guerriero, un aspetto per me fondamentale come "l'onore", sebbene mi renda conto che oggi sono pochi a conoscere questi nobili valori. Il mio invito per tutti e' di passare più tempo sul tatami piuttosto che restare appiccicati su internet o di giocare a facebook o sulla Playstation, allenarvi duramente e seriamente (come ai miei tempi) senza criticare gli altri, oppure, documentarvi, ma con le persone che contano, presidenti di federazione o tecnici nazionali, e possibilmente farlo di persona (non via email), e sarebbe perfetto con il sottoscritto nei pressi (visto che si parla di me), o meglio ancora, vi consiglio di venire a trovarmi a Busto per conoscermi di persona, e forse con la giusta postura ed educazione sarete miei ospiti, ..io insegno alla ProPatria Judo di Busto Arsizio dal '94 e non ho mai incontrato nessuno (purtroppo) mai nessuno di questi fanatici invasati o curiosi del web. Mai ! Per oltre 15 anni, ho sempre e solo incontrato agonisti, istruttori e maestri rispettosi che vogliono crescere nelle arti marziali, che vogliono allenarsi o migliorare. E mi chiedo, da oltre 15 anni, chissà come mai nessun fenomeno del web sia mai venuto a trovarmi di persona, per chiarirsi di persona, ma se lo ha fatto, ricordo solo gente a orecchie basse. Per la cronaca, sono regolarmente riconosciuto da federazioni nazionali e internazionali col grado di sesto Dan di Jiu Jitsu da giugno 2010 (e sono sesto Dan di Kenpo dal 2003). Sono stato riconosciuto come Supporto del Gracie Jiu Jitsu anche dallo stesso Rickson. E per non andare tanto lontano, il 6 novembre 2010 Egli stesso mi ha scritto ringraziandomi del mio supporto al Gracie Jiu jitsu in Italia. Ed e' con Lui, proprio con Rickson, che in queste settimane sto cercando di ottenere una trattativa per uno degli eventi piu importanti di Brazilian Jiu jitsu su larga scala. Rickson stesso me lo ha chiesto con un format: CartaSemEmilio.pdf , confermato successivamente da Egli stesso con ulteriore sua recentissima email, un format a me personalmente indirizzato con le indicazioni che analizzero' in riunione col presidente nazionale AIJJ per organizzare un evento in larga scala qui in Italia, il Rickson Gracie Seminar: un evento che, se incontrera' i consensi del consiglio direttivo AIJJ, dell'accademia, degli sponsor e con il raggiungimento del numero di adesioni richieste da Rickson stesso, forse si realizzerà. E tutti voi dovreste solo essere contenti e appoggiare un progetto del genere, se veramente interessati allo sviluppo di questa disciplina, piuttosto che a quello del vostro ego. Il Ju jitsu e' una mia grande passione da sempre, l'ho coltivato da quando ero ragazzino in parallelo al Karate e in seguito insieme al Kenpo. E il 22 maggio 1981 superai l’esame di cintura nera di ju-jitsu “settore C” Fikteda con giudizio eccellente, ho proseguito fino al conseguimento del 2°dan Fikteda nel 1984.. Nel '93 passai 4°dan di Jutai a Kobe, e certamente non immagini cosa significhi per un jutsuka fare un esame simile in Giappone, quattro giorni di esame. Nel 1995 mi certificai nera di Gracie Jiu jitsu a Rio de Janeiro. E dal 1996 in poi ho studiato tra lezioni private e stage, per mia passione personale (buttando via soldi).. Etc . La mia biografia uscirà a breve. Mi piace considerarmi di non essere un'autorità come dici, ma una "realtà" delle Arti Marziali Miste, una realtà fortemente radicata da oltre vent'anni, e i numeri dei tesserati in accademia parlano chiaramente, sono una forte "realtà" a disposizione di tutti, e non vendo il mio sapere a caro prezzo come fanno molti pseudoistruttori, santoni o maestri di indubbia serietà morale, i miei corsi del mercoledi sera sono sempre aperti e alla portata di tutti, da oltre 15 anni, e chi non puo' pagare la retta da me e' sempre comunque il benvenuto se dimostra educazione e voglia di voler imparare, io guardo sempre il vero spirito delle arti marziali e il bene assoluto dello studente, insegnando le poche o tante cose che conosco con umiltà e rispetto. E anche io non capisco come mai gli italiani continuano a buttar via soldi andando a studiare all'estero quando esistono in Italia tante realtà (oltre la mia) su cui poter contare e affidarsi, per crescere seriamente economizzando in modo esagerato in tempo e denaro, sebbene da ragazzo, ripeto, anche io ho fatto gli stessi errori (buttando via soldi). Amo vedere le arti marziali a 360 gradi, perché solo così si possono realmente apprezzare i benefici. Amo trasmettere il meglio che posso allo studente senza nascondere nulla. Adoro promuovere le discipline che sono riuscito a gustare e apprezzare nel corso degli anni. Nel '91 a La Spezia ho iniziato col promuovere il Kenpo di Ed Parker, un sistema che ammiro per la strategia di lotta in piedi e la continuità dei movimenti di braccia. Sono stato pioniere del kenpo in Italia negli anni novanta, finquando non mi sono scontrato con l'ottusita' di certi maestri per niente flessibili alla crescita dell'arte Kenpo. Nel 2001 sono stato il promoter dell'antiaggressione femminile su Rete4 nella trasmissione del mattino Vivere Meglio. Nel 2007 sono stato promoter del Kali filippino che apprezzo per affinita' di movimento col kenpo e per l'uso degli escrima, mentre dallo scorso anno ho deciso di promuovere le Arti Marziali Miste ponendo uno sguardo attento, molto attento, al 'brazilian' jiu jitsu che conosco bene, e che stimo per l'efficenza nella lotta a terra. Dopo una riunione con dirigenti nazionali del Ju jitsu italiano mi sono impegnato in questa campagna di promozione per il collettamento di una disciplina che purtroppo resta troppo frastagliata da microrealtà. Il progetto di collettamento e' solo un PROGETTO, in cui il termine "progetto" e' già chiaro di per se (si spera), e che pare stia ottenendo in accademia e in associazione buoni risultati in termini di adesioni e di riscontro. Non posso farmi il giro di tutti i dojo bjj in pochi mesi, e non posso conoscervi tutti, purtroppo, sono tante le scuole di 'brazilian' in Italia, alcune autonome, altre no, come avviene in altri settori, e mi pare di rivivere la realtà del karate tradizionale, frastagliato in tantissimi gruppi più o meno importanti, tutti in perenne conflitto con gli altri gruppi. Il mio e' un nobile tentativo, una speranza, un mettere in atto un progetto di Unione nel rispetto di ogni realta', di ogni identita', con l'occasione di poter entrare in un calderone italiano storico. Un progetto nobile ma anche difficile, ecco perché credo nella collaborazione con AIJJ&DA, e nella collaborazione dell'amico Rickson, e nei miei sponsor, insieme, forse si riuscira a collettare una corrente che dovrebbe essere unita almeno nello spirito, piuttosto che farsi la guerra. Collaboro con tanti altri grossi nomi per una sana diffusione di qualità del Ju jitsu, del Kenpo, del Kali, del Krav maga e delle Arti Marziali Miste nel vero senso del termine. Secondo me il principio di base, dopo 35 anni di vita vissuta su tatami (e non su web), e' che mi convinco sempre di più che "tutto e' relativo nelle arti marziali, nei sistemi o metodi di lotta". Collaboro coi migliori con il criterio del reciproco rispetto. Se non esiste rispetto non puo esserci collaborazione, e senza di essa la crescita per qualunque idea, istituzione, sistema, disciplina, ha vita breve, resta delimitata nei confini delle proprie mura o realta' puramente egoistiche e malsane. Ecco perché ho deciso di portare avanti questo Progetto con MMA Academy, AIJJ&DA, Rickson e con l'aiuto dei gruppi (che mi conoscono) e comunque con tutti coloro capaci di vedere oltre. Ho stilato un programma adatto per AIJJ&DA cercando di portare le mie conoscenze ed esperienze alla realtà di un programma completo e suddiviso in Settori, e quindi adattabile a quello di AIJJ, in vista dell'apertura di questo nuovo metodo. Metodo e' solo un modo preordinato interno di AIJJ nel catalogare ogni 'stile' di Ju jitsu, e sono tanti i metodi contemplati dall'associazione. Il metodo BJJ raccoglie il gruppo di agonisti allenati alla Luta brasiliana, interessati a essere riconosciuti nel progetto Ne-waza di prossima realta' e definizione col riconoscimento JJIF (Ju jitsu international Federation), con un regolamento di gara che sara' definito entro il prossimo anno e riconosciuto a livello internazionale, com'e' accaduto in passato per le gare AIJJ e FIJLKAM di Duo-system e di Fighting system. Spero di non essere più disturbato perche ho tempo zero, se non per il fatto che vorrai aderire al progetto, che non ha nulla di inverosimile, ma che vuole condurre questa disciplina ad un maggiore riconoscimento nazionale. Un vero leader si distingue anche dalle scelte difficili che riesce a prendere. Emilio Bevilacqua |
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