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Nei giorni dal 4 al 12 aprile 2009, si è registrato l’ennesimo successo di Bevilacqua durante il suo soggiorno a Maafushivaru, resort cinque stelle del T-club di Hotelplan , in veste di Esperto dello sport nell’Atollo di Ari sud. Emilio Bevilacqua , pluri-campione del mondo di karate pro con 28 medaglie d’oro , nonché carismatico fighter delle arti marziali miste (karate, kenpo, enshin-ryu, kyokushinkai, brasilian jiu-jitsu, etc), è stato ospite illustre presso uno dei più esclusivi isolotti delle Maldive: il riscontro da parte di tutti, manager e staff, clienti vip e non, bimbi e adulti, è stato descritto come esclusivo e coinvolgente. E’ l’ennesimo successo del quarantenne campione di arti marziali che pare confermare questo suo essere vero catalizzatore per chi ha modo di incontrarlo. La disponibilità di Emilio è risaputa, come anche la sua semplicità e il suo modo di porsi con la gente lasciano sempre tutti senza parole. Umile, gentile, discreto e sempre disponibile, un instancabile show-man al pari dei più bravi animatori. Gli appuntamenti col karateka più forte del mondo si sono divisi in tre serate a tema, tra gli alberi di cocco dell’isola e una spiaggia bianca con l’oceano da gigantesca piscina e i pesci tra i più belli del mondo. La prima serata è stata il giorno successivo al suo arrivo sull’isola, quando Luca e Annalisa del T-club hanno presentato Emilio Bevilacqua a tutti i clienti del prestigioso resort Maldiviano, sullo sfondo di alcuni suoi video mozzafiato e anticipando la sua conferenza sullo sport da combattimento. Bevilacqua ha subito parlato della sua esperienza nelle arti marziali, dei suoi sacrifici e dei suoi risultati di sportivo, argomenti che hanno lasciato tutti i clienti incollati alla sedia dalle 22.00 alle 00.30, una cosa insolita e raramente verificatasi a sentire lo staff. Emilio ha saputo gestire in modo brillante oltre due ore di microfono, divertimento e movimento, tra battute e serie nozioni sulla sicurezza personale, su fitness e arti marziali, raccontando di sé, parlando di sport salute e benessere, parlando delle sue esperienze in Giappone a contatto con un mondo esclusivo, attraverso il racconto di maestri esemplari conosciuti durante il suo percorso, parlando delle sue esperienze in Marina attraverso i sistemi di combattimento alternativi (kali, krav-maga, a terra, in acqua, etc) , parlando delle sue esperienze in gara con i kata (forme) e kumite (combattimento agonistico), parlando degli sforzi in diverse circostanze, e delle rinunce fatte per la passione di uno sport “minore” in Italia , ma sport comunque di enorme fascino internazionale. Dopo una parentesi di grande interazione con il pubblico attraverso domande e risposte sul suo vissuto nelle arti marziali e sulla difesa personale, Emilio ha coinvolto pressoché tutti a provare con lui in un contesto di armonia e puro divertimento, coinvolgendo i maschietti a provare il krav-maga (lotta corpo a corpo dei reparti speciali israeliani) e a provare esercizi di base del ju-jitsu (arte cedevole giapponese che studia proiezioni, leve e chiavi articolari), e poi ancora Emilio ha saputo coinvolgere le ragazze presenti a provare le tecniche Sdf (self defence female), antiaggressione femminile e tecniche antiscippo, tutti argomenti di grande attualità e interesse. Il tutto si è svolto con entusiasmo e grande svago: le battute scherzose del campione non sono mancate a rendere la cosa ancora più piacevole anche per chi restava ad assistere comodamente in poltrona. A fine serata Emilio ha chiamato i bimbi a provare con lui le tecniche dei "Power-Rangers", giocando con movimenti di karate molto semplici per il divertimento dei più piccoli, e il gioco ha quindi coinvolto davvero tutti. Il messaggio trasmesso perennemente dal campione durante ogni esercizio era sempre quello del rispetto e della solidarietà, facendo vivere il karate come un gesto ginnico, un gesto sportivo per la salute psico-fisica, e oggi purtroppo anche indispensabile per tutelare il nostro diritto alla sicurezza personale attraverso una società difficile come quella attuale. La grande simpatia, la straordinaria capacità atletica e la sempre viva disponibilità con la gente ha catturato l’entusiasmo di tutti, e il manager locale dell’isola con suo figlio di dodici anni (che già praticava karate) sono rimasti seriamente impressionati dalla straordinaria elasticità e velocità di esecuzione del nostro campione del mondo. La seconda serata è stata una carrellata dei suoi filmati più rappresentativi sul megaschermo del complesso turistico: dalle spettacolari tecniche di rottura quando aveva soli diciassette anni al match di karate full-contact disputato all’età di vent’anni per la selezione al suo primo mondiale, dal kata musicale a Dublino nel 1997 ai kumite dei mondiali pro, dalle sue premiazioni più importanti ai podio delle sue più recenti competizioni, dalle tecniche di kenpo al suo personale stile di lotta con le arti marziali miste (karate, thai-boxe e brasilian-jiu-jitsu), dalle sue uscite televisive in veste di ospite su Rete 4 e la presentazione della difesa personale femminile ad un pubblico che ogni mattina lo seguiva nelle stagioni 2001/02, dalle tecniche antiscippo eseguite con le vallette di Rete 4 alle difficili performance con la spada giapponese e ai kata con le altre armi tradizionali (escrima, bastone, nunchaku, etc). Al termine dei video Emilio si è gentilmente trattenuto con ciascun cliente, affrontando domande tra le più disparate e relazionando con tutti in maniera impeccabile. La terza e ultima serata con Emilio, un giorno prima della partenza per il ritorno in Italia, è stato il momento in cui l’entusiasmo collettivo ha toccato il limite delle previsioni, fino a tarda serata attraverso foto, autografi e uno stage collettivo di arti marziali sul tema della difesa personale e difesa da strada. Bevilacqua si è presentato con l’esclusivo kimono disegnato da Versace Sport per i mondiali nel 2002 (un esemplare unico al mondo, un pezzo da collezione), ed ha insegnato a ragazzi e ragazze le tecniche fondamentali di autodifesa, tecniche semplici ma funzionali: come dare un lowkick circolare o calcio alle articolazioni inferiori, la postura corretta dei colpi a mano aperta per preservare la mano quando si colpisce l’aggressore al volto, la giusta posizione nel portare gomitate e ginocchiate (che rappresentano tecniche forti e dirette), l’intelligenza di colpire bersagli ben definiti, tecniche di liberazione da prese ai polsi o alle braccia, insomma, tutte tecniche utili per svincolarsi con la massima sicurezza e rapidità da una improvvisa aggressione da parte di malintenzionati. Tra un aperitivo e l'altro, inoltre, Bevilacqua ha dato sfogo alla curiosità del manager dell’isola che gli ha chiesto di esibirsi con bastoni e mazze snodate fatte in casa, tra gli applausi di tutti i clienti del resort, e la stima in particolare di un poliziotto locale maestro di taekwondo, arrivato appositamente sull’isola per incontrare e ammirare il nostro fenomeno in azione. I responsabili in loco del T-club hanno salutato i clienti regalando un gradito omaggio fotografico in cd (come da consuetudine) effettuato durante l’intera settimana, una settimana trascorsa tra bagni, massaggi, immersioni, serate a tema con la biologa Adriana e con l’esperto dello sport Bevilacqua, e questa volta corredato da una gradita sorpresa, una cartolina autografa del campione di karate in ricordo del momento trascorso in sua compagnia. Quella di Emilio Bevilacqua alle Maldive è stata un'esperienza gradita non solo da lui stesso e da tutti i clienti del prestigioso resort di Maafushivaru, ma anche dal funzionale staff del T-club, dal team del Diving e dal personale della Spa centro benessere, ma pare sia stata apprezzata anche dal direttore generale Marco Cisini arrivato per l’appunto proprio durante quella settimana. |
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