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Ciao Dario da quanto mi scrivi devo dire che, per quanto le cose mi fossero ben chiare, è evidente che ci deve essere stato un grossissimo fraintendimento. Pertanto, a questo punto, mi dilungherò un attimo nel rispondere punto per punto alle questioni sollevate, sebbene non sia nel mio stile, ma credo sia opportuno in modo da non dover più tornare sul tema. Comma 1 La mia assenza al Summer Camp era ben motivata dalla grave situazione familiare che ho attraversato, con l'esito di cui ben sai e che ben sapete. Come Artisti marziali professiamo valori, e i valori dettano priorità. Il segretario dell'Accademia Carlo Romito che ha fatto le mie veci al Summer Camp, è venuto con il preciso intento di prendere appunti sui nuovi regolamenti Ne Waza e sui criteri di punteggio, il che mi pareva lo scopo principale del meeting di agosto; cosa che ha ritenuto opportuno fare, dal momento che le tecniche gli parevano ben note (sebbene giovane inesperto). Comma 2 L'assenza a Pomezia per quanto spiacevole non è certo stata voluta, nè tantomeno dovuta a negligenza, visto che avevo programmato la mia presenza sul posto nonostante i miei impegni sempre crescenti: tutta una giornata sprecata tra autostrada e officina insieme al segretario dell'Accademia che ha informato tempestivamente Donatella e Alfredo su quanto accadeva. Ho fatto più di quanto umanamente possibile, nonostante lo stress di una giornata sprecata, facendovi avere copia del regolamento che (appunto) avevo fatto preparare da distribuire con il programma tecnico Ne Waza appendice1, e che era mia precisa intenzione consegnare personalmente a mano, illustrando le tecniche di base che ritengo valide al suolo, e i termini di un corretto training atletico e muscolare per la preparazione a questo tipo di gare. Comma 3 Lo stesso dicasi per l'assenza (giustificata) alla riunione del Consiglio nazionale, svoltasi contestualmente allo stage di Pomezia (per gli stessi motivi). Riguardo ai nomi da comunicare per la Colombia, ogni selezione sarebbe stata comunque di pura facciata e senza veri contenuti, visto che come tu stesso mi hai scritto i tempi sono stati troppo stretti per un serio lavoro di selezione; tu stesso mi avevi espresso per iscritto, giorni prima di Pomezia, dubbi sull'opportunità di partecipare ai mondiali in Colombia. Comma 4 Come ho scritto, c'è stato sicuramente un fraintendimento, dal momento che sono entrato in AIJJ nella posizione assegnatami con il preciso scopo primario di dare un valido contributo tecnico per sviluppare e diffondere il metodo BJJ (in vista dei Ne Waza), per dare un contributo anche mediatico per la promozione del metodo, per aumentare l'estensione del bagaglio tecnico dell'Associazione e l'offerta ai praticanti, e fornire nuove strade di sviluppo; non solo per portare "direttamente" dei tesserati. Cosa questa che ho sempre ritenuto in tutta buona fede secondaria, e dal momento che faccio il tecnico e non il PR; e che credevo fosse anche lo spirito di AIJJ. Comma 5 In effetti è quello che è successo, il Ns Gruppo BJJ si è autogestito, come provano tutte le iniziative che abbiamo portato avanti (da soli), l'ultima soltanto quella dell'uscita DVD su Samurai per diffondere il metodo BJJ in seno ad AIJJ, facendo peraltro una bella pubblicità comunque complessivamente all'Associazione Italiana Ju Jitsu e al metodo Ju Jitsu moderno: vorrei vedere quante delle vostre scuole associate hanno mai investito in qualcosa del genere, a beneficio di tutta l'Associazione, quanti dei vostri Maestri associati hanno mai pubblicizzato l'immagine di AIJJ in modo così mediatico come ho fatto io, per quanto (ribadisco) non sia un PR ma un tecnico di fama internazionale. Ma come ho scritto, se rimane questione di un Gruppo isolato e fine a se stesso, se non viene coinvolto invece tutto l'organico di AIJJ, tutti i Maestri e tutti gli agonisti interessati, rimane un'isola fine a se stante, e ci si chiede quale sia il bisogno di stare con AIJJ. Comma 6 I punti che ti ho inviato e le richieste, sono una chiara conseguenza di quanto sopra, della mancanza di supporto e di partecipazione di AIJJ nel suo complesso al progetto: basti pensare ad es. alle difficoltà di comunicazione che ho incontrato in diverse occasioni con Vismara, nonostante la mia costante e sincera disponibilità.
Il progetto, ribadisco, non aveva alcun senso che restasse limitato a un'unità isolata. Comma 7 I Quadri tecnici sono ben presenti in Accademia, con una struttura organica a seconda dei settori, resta il fatto che (in tutta onestà) il Presidente Brauner e il Consiglio non hanno visto alcun ritorno fin'ora, e in queste condizioni non intendono più collaborare. Andrebbe definito un quandro tecnico del metodo con tutta AIJJ &DA, altrimenti come ho scritto mi chiedo (e si chiedono tutti) che senso abbia lavorare all'interno di essa. Per di più sono stati messi ripetutamente dei paletti sul metodo BJJ, che non deve prevedere il self-defence ma restare puramente agonistico (con la voce Ne Waza), cosa che a molti non piace, dal momento che molti dei tesserati BJJ in Accademia non sono agonisti ma studenti, appassionati o esperti interessati alla parte di Difesa personale del Brazilian o dei sistemi integrativi. Comma 8 E' impossibile fornire nominativi di agonisti Ne Waza senza un adeguato processo di selezione, come ho ribadito nei punti, e senza i tempi richiesti. Onorare un impegno internazionale ha senso se si è adeguatamente preparati. AIJJ è libera di proporre chi vuole per fare presenza, ma il mio parere tecnico non cambia. Comma 9 E' mia chiara posizione, e lo è sempre stata, quella che ho ribadito sopra. Non ha alcun senso la formazione di un Gruppo autonomo e distaccato da un organismo di cui fa parte (in termini di affiliazione), va invece promosso il metodo BJJ e le gare Ne Waza all'interno dell'intera Associazione, senza distinzione, con il coinvolgimento e impegno da parte di tutti. E non sono interessato a mantenere il ruolo che mi è stato affidato, visto che le cose non sono indirizzate in questo modo. Comma 10 E' evidente, a fronte di questa vostra precisazione, che l'interesse di AIJJ è solo quello di fare numero di iscritti, e non di promuovere un metodo che arricchisca il bagaglio tecnico di tutti i tesserati. Il che contrasta con i valori in virtù dei quali ho accettato l'incarico a maggio 2010, per il bene del Ju Jitsu e per la diffusione del metodo in modo organico, ma con serio interesse dell'intera organizzazione. Non vedo perciò alcuna condizione per continuare. Ti ringrazio Dario per quello che hai cercato di fare in merito al progetto comune, mi spiace per questo evidente grossissimo fraintendimento, e mi spiace di aver soprasseduto alle questioni di ostilità, invidie e incongruenze subito rilevate e sino ad oggi incontrate in AIJJ. Saluti MHOF Soke DTN MMA ACADEMY Tactical Combat System |
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