Siamo abituati ad essere sorpresi dai traguardi sportivi, dalle performance, o dalle iniziative di uno dei personaggi più discussi e certamente più importanti del pianeta marziale: il pluricampione del mondo di karate pro e promotore del kenpo Emilio Bevilacqua, personaggio carismatico e ambiguo, personaggio stimato dai più autorevoli maestri di fama mondiale. Un atleta ineguagliabile nel talento e nei risultati, un campione che spiazza chiunque con i movimenti, un maestro che detesta la mediocrità in un settore tanto diffuso e praticato quanto poco seguito dai mass-media italiani, un settore chiamato "arti marziali". La sua attenzione recentemente pare sia orientata alla diffusione delle arti marziali miste (quelle che però hanno un rigore di logica costruttiva, come dice Bevilacqua) e alla diffusione della difesa personale attingendo esclusivamente a quelle più efficaci (kali, krav maga, kusd, etc). Un altro dei suoi obbiettivi rimane comunque, sempre, quello di dare un contributo utile quanto più possibile alla preparazione integrativa delle forze dell'ordine, con il solo scopo di rendere più sicuro il loro lavoro, così difficile, delicato e importante, integrando alla loro già proficua preparazione un addestramento mirato al krav maga o kali con il miglior jiu-jitsu.

Gli stage e i full-immersion organizzati dal fenomeno, con la collaborazione della più autorevole federazione di kenpo italiana, pare stiano avendo un riscontro decisamente importante in tutta la regione Lombardia e sono organizzati di domenica presso i centri fitness più autorevoli. La caratteristica principale è quella di interagire sempre con altre scuole o stili o associazioni sportive, invitando anche istruttori qualificati di altre discipline a partecipare liberamente, con lo scopo di far vivere a chiunque, dal profano allo studente, dall'esperto all'aspirante istruttore, la versatilità di una docenza a tema, in cui l'argomento cambia di volta in volta ma rimane sempre di grande interesse, illustrando sempre tecniche tra le più esclusive attraverso applicazioni reali, evidenziando i dettagli di ogni esecuzione a corta o lunga distanza, su come e quando colpire, illustrando le differenze di un contatto vero e della lotta a terra spesso inevitabile durante uno scontro reale. I temi più gettonati ai seminari del Bevilacqua con docenti esterni sono tra i più disparati. L'antiaggressione femminile SDF, sistema recentemente sviluppato presso il Planet Fitness di Cernusco sul Naviglio: un programma elaborato dallo stesso campione con un mix di kali e ju-jitsu. Lo studio metodico della spada giapponese per i più appassionati (iaido, kenjutsu, shikomi, etc), la comparazione degli stili di karate tra i più diffusi (wado, goju, shotokan, shito, itosu, kyokushin, enshin, etc), il kenpo moderno con le sequenze di "ruote" (kenpo-karate), il kenpo tradizionale con i metodi classici di allenamento (ryuto, shorinji, etc), il kenpo antico con la sua economia dei movimenti (shinpo di iga), e il kenpo antico con la sua velocità esplosiva (kure, aitai, etc); infine, la cultura delle arti marziali miste nate in Brasile alla fine degli anni novanta e che Bevilacqua, visti i suoi precedenti e il suo efficace metodo di jiu-jitsu, pare rappresentare più che dignitosamente, e poi gli argomenti più diffusi restano la lotta israeliana o krav maga, il kali filippino e la difesa da coltello nei suoi vari aspetti.

Lo stage tenutosi domenica 3 Maggio a Busto Arsizio ha visto come tema il "brasilian jiu-jitsu e le arti marziali miste": tra gli studenti c’è stata con grande soddisfazione del presidente Aikk Ing. Donati la presenza appunto di rappresentanti delle forze dell'ordine, istruttori di kenpo e judo, e aspiranti istruttori di kali filippino. Alcuni aspiranti istruttori sono giunti da Torino, Novara, Genova e Brescia. Un risultato di grande valore. A proposito di arti marziali miste, venerdì 12 Giugno Emilio Bevilacqua è stato gradito ospite della serata il "Borgo della Cultura" presso la città di Varese, e insieme ad altri esperti del settore terrà una conferenza-video sul Brasile e sulla nascita delle Arti marziali miste. Il programma dei seminari a breve prevede una serie di ulteriori full-immersion "a numero chiuso", nel quale cioè la particolarità è quella di non superare i 10 elementi per non rischiare una dispersione nel corso della docenza, come quello che si è svolto domenica 31 Maggio sempre a Busto Arsizio presso un club storico delle arti marziali, la Pro Patria Judo di via Dante 5. Il tema di questo full-immersion è stato "kali e difesa da coltello". L'intera serie di full immersion sarà tenuta sempre da Emilio Bevilacqua insieme ad altri istruttori qualificati.